#129: L’impresa della Danimarca a Euro ’92

peter schmeichel marco van basten olanda danimarca

Se la vittoria all’Europeo della Grecia fu un miracolo, non passò di certo inosservata l’impresa della Danimarca agli Europei 1992.
La nazionale danese non riuscì a qualificarsi ma venne ripescata al posto della Jugoslavia, esclusa per via dei conflitti in corso nei paesi balcanici. Il tutto a soli 10 giorni dall’inizio della competizione europea.

Con i giocatori ormai già in vacanza, il tecnico Richard Moller che era ad un passo dall’esonero, riuscì a mettere in piedi una squadra in fretta a furia. Durante la fase di qualificazione i ‘gioielli’ danesi, ovvero i fratelli Laudrup avevano abbandonato la squadra ma Moller riuscì a convincere Brian Laudrup ad accettare la convocazione.

Il cammino dei biancorossi inizia in salita. Il pareggio contro l’Inghilterra e la sconfitta contro i padroni di casa della Svezia mettono a repentaglio il passaggio del turno. C’è solo un piccolo spiraglio, che somiglia più ad un miracolo calcistico.
In effetti la Danimarca dovrebbe vincere contro la Francia e la Svezia contro l’Inghilterra. Ed incredibilmente i risultati si incastrano e la Danimarca stacca il pass per la semifinale.

Davanti stavolta ci sono i campioni d’Europa in carica, ovvero l’Olanda di Van Basten, Gullit, Bergkamp, Rijkaard e Koeman, tanto per citarne alcuni. Ma la Danimarca sa che può giocarsi le proprie carte. Larsen ne fa due ma prima Bergkamp e Rijkaard a 4′ dalla fine portano le due compagini ai supplementari e poi ai rigori.
Dal dischetto segnano tutti tranne uno: la stella Van Basten si fa parare il rigore da Schmeichel e la Danimarca vola in finale contro la Germania che ha superato la Svezia per 2-3.

I tedeschi sono i detentori della Coppa del Mondo, alzata solo due anni prima ai Mondiali di Italia ’90. Al 18′ Jensen porta subito in vantaggio la nazionale danese, mentre Schmeichel chiude la porta in tutti i modi.

Al 78′ arriva il raddoppio di Kim Vilfort che mette la firma definitiva sulla partita. Il centrocampista è protagonista di un’altra storia all’interno di questo Europeo. Al termine di ogni partita tornava a casa per stare vicino alla figlia Line di soli 8 anni, malata di una grave forma di leucemia e che purtroppo morirà sei settimane dopo questa storica vittoria.

IL CAMMINO DELLA DANIMARCA