29 luglio 2001 – la Colombia vince il primo e finora unico trofeo della sua storia calcistica. La Nazionale riuscì a risollevare per un momento le sorti del paese distrutto dalla guerriglia.
L’edizione del 2001 si svolge proprio in Colombia nonostante i problemi legati alla sicurezza del paese e alla guerriglia. Proprio per questo l’Argentina decide di non partecipare, mentre Brasile e Uruguay si presentano con formazioni di secondo piano.
La Colombia viene da due eliminazioni ai quarti di finale di Copa America, mentre ai Mondiali non era mai riuscita a superare i gironi.
Inoltre pesa come un macigno l’omicidio di Andres Escobar, reo di aver sancito con un suo autogol l’eliminazione della Colombia ai Mondiali di USA ’94. Da quel giorno la maglia numero 2 era stata ritirata in suo onore.
Il cammino dei Cafeteros inizia alla grande e nel girone riporta tre vittorie su tre, senza subire nemmeno un gol. Sugli scudi c’è Victor Aristizabal che mette la firma su tutte e tre le partite.
Ai quarti di finale c’è il Perù: Aristizabal è incontenibile e ne mette a segno altri 2 e la Colombia liquida la pratica con un secco 3-0. In semifinale c’è la sorpresa Honduras che ai quarti ha incredibilmente superato il Brasile.
Ma la Colombia non guarda in faccia a nessuno e centra la finale superando l’ostacolo honduregno per 2-0. Inutile sottolineare l’ennesimo gol di Aristizabal.
Nell’altra semifinale il Messico stacca il pass battendo l’Uruguay per 2-1.
Allo stadio El Campin di Bogotà, ovviamente la Colombia è stra-favorita anche se i risultati a sorpresa sono sempre dietro l’angolo.
I colombiani perdono il loro bomber Aristizabal al 31′ del primo tempo.
Ma il calcio sa regalare sempre emozioni particolari.
Come detto in precedenza, la maglia numero 2 della Colombia era stata ritirata, ma in questa edizione era stata riassegnata al difensore interista Ivan Ramiro Cordoba.
La gara è clamorosamente bloccata sul pareggio fino al 65′. Punizione dalla trequarti: Ivan Lopez pennella al centro area dove svetta proprio il numero 2 Cordoba che incorna perfettamente battendo Oscar Perez. Il gol rompe gli equilibri ma i messicani non riescono a reagire e la Colombia può alzare il primo trofeo della sua storia.
Tutti in quel momento hanno pensato che ci fosse anche Andrés appeso a quella maglia numero 2, a spingere la palla nella porta del Messico.
CARLO PIZZIGONI