In questi giorni Gonzalo Higuain ha deciso di dire addio al calcio. Da qualche anno ormai l’attaccante argentino aveva deciso di allentare la pressione, trasferendosi all’Inter Miami, lontano dai riflettori del calcio che conta.
Eppure si è trattato di uno degli attaccanti più letali del primo ventennio degli anni 2000.
Arrivato in pompa magna al Napoli nel 2013, dopo la cessione di Edinson Cavani al Paris Saint-Germain, Higuain ha praticamente cancellato ogni tipo di stereotipo sull’attaccante ‘scartato’ da una big come il Real Madrid e soprattutto dal fatto che non sempre chi viene dal campionato spagnolo, poi in Italia si troverà in difficoltà con le arcigne difese della Serie A.
Nelle prime due stagioni, è il terrore di tutta la Serie A: 69 presenze e 35 gol. Ma non è sufficiente.
La terza stagione è un’autentica macchina da gol, impossibile da fermare.
I tabellini parlano chiaro: 35 presenze e 36 gol.
Prima di lui c’era riuscito solo Gunnar Nordhal nel 1949/1950: lo svedese fece segnare il record di 37 presenze e 35 gol, anche se lo score realizzativo dell’attaccante ex Milan sarebbe clamorosamente degno di un approfondimento più corposo.
“E’ un momento meraviglioso della mia carriera. Ringrazio chi mi ha aiutato, la mia famiglia e Napoli. Questa città mi ha dato tanto”.
GONZALO HIGUAIN a SKY al termine di Napoli – Frosinone
Eppure quell’idillio con la tifoseria partenopea finirà appena qualche mese dopo, poiché deciderà di trasferirsi alla Juventus.