#137 – Lazio – Milan 4-4: quando il mondo scoprì Shevchenko

Lazio - Milan Shevchenko le foto che hanno fatto la storia del calcio

Quando si pensa ad Andriy Shevchenko si torna inevitabilmente a quel gol impossibile contro la Juventus. Ma il suo talento era già venuto alla luce anni prima. Si narra che Zeman lo voleva alla Roma sin da giovanissimo, ma arrivò prima il Milan.

Alla prima apparizione, in quello che poteva essere il suo stadio, Shevchenko si presenta con una tripletta.

Che Lazio – Milan sia una partita frizzante lo si capisce sin da subito. Bastano infatti 17′ per sbloccare il risultato anche con un gran gol di Veron. Passano altri 17′ e arriva il pareggio rossonero on una conclusione di Weah deviata goffamente da Mihajlovic.

Uno stesso goffo intervento di Abbiati, solo due minuti dopo, spiana la strada alla Lazio che prende il largo al minuto 38 con uno straordinario colpo di testa di Salas.
Due colpi micidiali in poco meno di 120 secondi, per la Lazio si prospetta una gara in discesa. Manco a pensarlo.

Al minuto 43 entra in scena Shevchenko: Guly serve l’attaccante che manda a farfalle la difesa biancoceleste, supera Marchegiani e firma il 3-2 che riapre la partita.

Nella ripresa Weah viene steso da Marchegiani: non c’è un minimo dubbio sul rigore concesso. Dal dischetto va Sheva che non sbaglia e porta la gara sul 3-3.

Ma lo show dell’attaccante non finisce qui e al 68′ c’è ancora spazio per una giocata spettacolare: Weah imbecca l’ucraino che controlla, si sposta palla sul mancino ed incrocia il tiro che si accomoda alle spalle del portiere laziale. Incredibile!

Ma le emozioni del match non vogliono finire e solo 3 minuti dopo Salas porta di nuovo in parità il match.

Il mondo calcistico aveva finalmente conosciuto “L’usignolo di Kiev”, come soprannominato dal giornalista Carlo Pellegatti. E quell’anno Sheva mise a referto 24 reti in 32 presenze. Non male come prima stagione in Serie A… Ma fu solo l’inizio di una splendida storia con la maglia rossonera.